01/09/12

Sentiero degli alberi Giganti del Fallistro, Croce di Magara (Spezzano della Sila)

Questo itinerario breve è molto interessante per chi vuole conoscere la Sila e la sua vegetazione secolare. La località di partenza e di arrivo è la frazione Croce di Magara (m 1400) di  Spezzano della Sila
Il dislivello dell’itinerario, indicato solo per il trekking, è di 65 m in salita e 44 metri in discesa su un percorso complessivo di 1,65 chilometri, percorribile tranquillamente in mezz’ora.
Il percorso va fatto con le attrezzature e abbigliamento tipici del trekking. La segnaletica è presente.


Le foreste della Sila si distinguono per la presenza di grandi boschi di pino laricio; la Riserva Naturale del Fallistro conserva una tra i più antichi boschi della storica Selva Bruzia, già conosciuta dagli antichi Romani.
L’area si raggiunge facilmente perché ubicata nelle vicinanze della superstrada Paola-Crotone e fa parte del Parco Nazionale della Sila.

La selva di Fallistro è un sito di interesse comunitario nonché Zona di Protezione Speciale della Sila Grande. Basti pensare che alcune piante di pino laricio, particolarmente belle e imponenti, chiamate “Poiret”, sono dal 1987 sotto tutela nella Riserva Naturale Protetta Biogenetica chiamata "Giganti della Sila". Il pino laricio, caratterizzato da un fusto dritto e slanciato e dalla corteccia a grandi scaglie piatte, può raggiungere i 45 metri di altezza e 2 metri di diametro del tronco.

La visita alla riserva inizia seguendo un percorso obbligato all’interno di un sentiero costeggiato da una staccionata. Lungo il percorso si possono ammirare cinquantotto alberi giganteschi di pino laricio, di cui quattro a terra che è possibile scavalcare grazie a dei ponticelli in legno appositamente costruita. Quasi tutti gli alberi cono contrassegnati da cartellini con la descrizione e le caratteristiche (altezza, diametro, ecc.).

Come arrivare: in auto percorrere  la Statale 107 da Camigliatello Silano (E846), uscire a Croce di Magara e seguire le indicazioni stradali per la riserva, oppure all'imbocco della superstrada proseguire sulla vecchia strada (ex-107) che attraversa la zona boschiva fino a giungere alle indicazioni stradali per la riserva al primo bivio che si incontra, dove c’è una fontanella.


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